domenica 18 agosto 2024

Il battesimo nella vita quotidiana

Ogni tanto mi aiuta ricordare che i vangeli sono stati messi insieme da una comunità di seguaci di Cristo che viveva sul chi va là delle persecuzioni, condivideva tutto e annunciava la Buona Novella a coloro che incontrava. In quel frangente così fragile e pericoloso della incipiente fede cristiana, c'era una simbolo che era sinonimo di fede ormai irrevocabile, la conquista della vita eterna una volta per tutte - a meno di qualche tirata d'orecchi da parte di Paolo o degli altri apostoli. Il battesimo.

Nella dinamica della vita e della morte delle meditazioni di questi giorni, il battesimo è lo spartiacque ("spartiacque" è qui un lemma particolarmente ispirato!). Prima del battesimo c'è una vita senza fede e senza senso. Dopo c'è una vita che non muore perché non ha a che fare con la carne, ma con lo spirito. Il concetto è espresso in modo esplicito da Giovanni e da Paolo.


Quelli infatti che vivono secondo la carne, tendono verso ciò che è carnale; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, tendono verso ciò che è spirituale. Ora, la carne tende alla morte, mentre lo Spirito tende alla vita e alla pace. Così dunque, fratelli, noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i desideri carnali, perché, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete.

Rm 8, 5-6.12-13


Chi semina nella sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione; chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna. Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura.

Gal 6, 8.15


L'essere nuova creatura è quella conversione che Giovanni Battista, e poi Gesù, avevano predicato. E', nei fatti, l'essenza della Buona Novella: convertirsi, credere, cambiare vita. Lo spiega anche Gesù in persona a Nicodemo: rinascere "da acqua e spirito".


Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito.

Gv 3, 4-6


Il brano di Giovanni riecheggia l'Antico Testamento, e doveva toccare corde profonde non soltanto nei Gentili ma anche negli ebrei, estremamente attenti alla purificazione rituale. Un brano di Ezechiele evoca ancora una volta la conversione del cuore:


Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli, vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme.

Ez 36, 25-27


Nel brano di Nicodemo, una possibile interpretazione è che Gesù parli di acqua in senso esclusivamente figurato, ma l'acqua torna insistentemente nei primi capitoli del vangelo di Giovanni. Io ho l'impressione che, essendo il vangelo di Giovanni stato redatto da una comunità più che da un solo uomo, ci fosse l'intento di attribuire l'istituzione del battesimo a Gesù e valorizzare questo sacramento come l'evento che donava vita ai catecumeni. In realtà, Giovanni stesso specifica che, laddove la predicazione del Cristo si è accompagnata a un battesimo, non Gesù battezzava, bensì i suoi discepoli. Nelle parole di Gesù, l'acqua è piuttosto associata alla sete che alla purificazione:


«Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna».

Gv 4, 13-14


La grande promessa di questo brano è la revoca della condanna di Adamo ed Eva: Gesù ci può donare davvero di diventare simili a Dio. La Parola ci trasmette questo invito come una esigenza epocale, un atto di fede che avviene una volta per tutte e si esprime attraverso il battesimo. Ma per noi, battezzati da bambini, quell'attimo è diluito lungo tutta la vita. Scegliere la Vita diventa, per noi, il discernimento necessario per identificare, in ogni piccola scelta che facciamo, la grande scelta fatta per cercare il Regno di Dio.


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